Perchè studiare…la matematica?

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Troppo spesso molti di noi fanno le cose solo per dovere, senza chiedersi quale sia il vantaggio che ne deriva. Addirittura in tanti si domandano perché devono andare a scuola e si accontentano di sapere che, tutto sommato, qualche anno di sacrifici per il proprio futuro va fatto o che è una sorta di favore/obbligo verso i genitori! Solo in pochi casi “pretendono” una risposta soddisfacente e convincente ed uno di questi riguarda la domanda “perché studiare la matematica?”.

 La prima osservazione che ritengo importante è che è giustissimo voler sapere il motivo per cui dobbiamo fare determinate cose, perché ci investiamo tempo ed energie. Ma perché con la matematica, in particolare, pretendiamo di capire il profondo significato della sua esistenza? La matematica è importantissima e lo dico non perché è la “mia” materia, ma perché realmente è legata a tanti altri settori, dalla natura alla quotidianità!

Perché la matematica è la natura
Una prima, veloce risposta ce la dà Galileo Galilei, il quale per primo affermò che “la matematica è il linguaggio in cui è scritto il libro della Natura” quindi è normale conoscere tale linguaggio se teniamo a comprendere ciò che accade intorno a noi. Non starò qui a dire che il mondo è governato da leggi matematiche, che la maggior parte dei problemi possono essere “tradotti” in problemi matematici perché si potrebbe sempre obiettare che si tratta di teoria; invece desidero mostrare la matematica che viviamo ogni giorno.

Partiamo dal dato oggettivo che molte cose hanno una forma puramente matematica: la Terra, la Luna, i pianeti sono delle sfere; le orbite dei pianeti sono ellittiche; i minerali hanno facce poligonali; molti scheletri di molluschi presentano affascinanti geometrie. La conchiglia del nautilo, ad esempio, segue una curva a spirale; le foglie seguono una spirale (logaritmica) in modo che tutte abbiano la giusta luce; l’albero si accresce attraverso i rami e le radici seguendo un procedimento (matematico) sempre uguale, generando intorno a noi uno scenario dominato dai “frattali”. Se guardiamo l’albero in grande e poi osserviamo un ramo, vediamo che la struttura è esattamente la stessa.

Fiocco di neve di Koch

Da un punto di vista geometrico, si potrebbero costruire tantissimi oggetti di questo tipo, semplicemente aggiungendo o sottraendo alla figura iniziale, la stessa figura più piccola (con criteri opportuni) con la grande sorpresa di scoprire che, con programmi di grafica specifici, generano opere d’arte straordinarie!  (quello dell’imamgine è un esempio di frattale, detto “fiocco di neve di Koch“)

La matematica e il supermercato
L’altro aspetto della Matematica è quello pratico, quello che ci permette di esaminare le situazioni, capire come agire e districarci egregiamente. Come? Se ci troviamo al supermercato di fronte ad un’offerta “imperdibile” tipo
«2 chilogrammi di pasta al prezzo di 1,50 euro» e sullo scaffale accanto troviamo un pacco di pasta a 0,40, come capiamo se l’offerta è veramente tale? Applichiamo una semplice proporzione! Generalmente troviamo la pasta in pacchi da 500 grammi, quindi i 2 kg equivalgono a 4 pacchi da ½ kg; dall’offerta viene fuori che ogni pacco verrebbe a costare 1,50:4=0,375 che è di poco inferiore rispetto all’altro prezzo. E quando ci troviamo alla cassa per pagare, non facciamo attenzione che il resto sia esatto? E questa operazione non è matematica?

La matematica e la mente
Passiamo agli strumenti logici di cui ci arma la Matematica. Senza togliere nulla alle altre materie, la matematica invita al rigore e al ragionamento; poiché essa pone problemi, dando al tempo stesso, i mezzi adeguati a risolverli, invita ad esercitare il pensiero sulla modalità di arrivare alla soluzione. Offre una traccia da seguire, in quanto di fronte ad un problema sappiamo già dove dobbiamo arrivare ed abbiamo la libertà di decidere in che modo adoperare le nostre conoscenze, o in modo pedissequo rispetto alla “teoria” od in modo creativo e produttivo (si aguzza l’ingegno e si risparmia tempo). Attraverso lo studio della matematica, diceva Scaglianti, in ognuno di noi si promuove l’esercizio ad interpretare, descrivere o rappresentare un fenomeno.

La matematica e le parole
Ultima ma non ultima, una considerazione sulla bellezza del linguaggio matematico: nonostante possa apparire scarno o arido o privo di creatività, il linguaggio matematico offre un’eleganza di esposizione, direi, unica, in grado di racchiudere concetti anche complessi in pochi passaggi chiari e lineari, puliti, pesati e formulati ad hoc, così che tutto possa essere compreso senza distogliere l’attenzione dal focus, senza perdersi nei meandri di parole che rischiano solo di allontanare dall’obiettivo. Tutto fila liscio, tutto è al posto giusto ed al momento giusto, tutto contribuisce all’arricchimento della nostra mente che, certamente, troverà ampia applicazione nelle nostre vite.