Come passare dal problema all’opportunità?
Ricordo chiaramente quei momenti dei primi anni della scuola in cui mi furono proposti i primi problemi. Li ricordi anche tu?
Facendo un tuffo nella memoria di quegli anni (si tratta di un tuffo abbastanza profondo, lo ammetto…ne è passata di acqua sotto ai ponti!), ritorno a quei tremendi grattacapi.
La persona che più mi incentivava a non arrendermi di fronte a quelle prime difficoltà era mio padre, che mi diceva:
“Non demordere al primo o al secondo tentativo non riuscito!
Se una strada non va, provo e riprova fino a quando trovi la soluzione.
Alla fine sono sicuro che riuscirai!”
In effetti non mollavo, fino a quando non mi trovavo di fronte alla soluzione.
Questo tipo di allenamento mentale mi è stato molto utile in quegli anni: in poco tempo diventai veloce nel trovare le soluzioni e mi appassionai così tanto che i compiti assegnati dagli insegnanti non mi bastavano, quindi mi autoassegnavo altri problemi, andando avanti con i programmi scolastici (hai presente quelle secchione con gli occhiali? Ero diventata proprio così).
Man mano che crescevo, devo ammetterlo con grande onestà, mi accorgevo che i problemi diventavano sempre più complessi e bisognosi di attenzione maggiore per la risoluzione.
Dalle mie parti si sentono spesso frasi del tipo:
“Più si cresce e più i problemi diventano grandi”.
Per un periodo della mia vita, anche io sono caduta in questo modo di pensare che poi ho scoperto trattarsi in realtà di una sorta di “trappola mentale”.
Non posso negare che con la maturità i “problemi” diventano sempre più complessi, ma mi sento di rispondere ( ed anche a gran voce!)
” e per fortuna!”
Ti immagini a risolvere a 40 anni suonati ancora problemini del tipo:
“Quanto spende la signora Lucia al mercato comprando 5 chili di mele, se ogni chilo di mele costa 1 euro?”
Non credi sarebbe una scena tristissima?
Chiaro che nella vita non sempre la strada è in discesa e che ci troviamo ad affrontare spesso situazioni serie, che impongono anche scelte difficili.
Se così non fosse, mi chiedo quale sarebbe il gusto dell’impegno per raggiungere un certo risultato, un certo obiettivo (in un altro articolo tratterò di questo argomento più nello specifico)?
Quali sarebbero i parametri di valutazione della nostra crescita, del nostro avanzamento?
In realtà, cambiando prospettiva ed analizzandola da una nuova angolazione, i “problemi”, possono risultare opportunità di crescita, che personalmente ho anche imparato a ringraziare ( mi sono più volte chiesta dove sarei stata adesso senza tutte le difficoltà che ho affrontato…che tipo di persona sarei diventata?).
E se riconoscendo il giusto potere alle parole e alla comunicazione anche interiore, smettessimo di parlare di “problemi” e ci riferissimo ad essi come
– sfide
– situazioni da sbrigare
– opportunità
– soluzioni da trovare?
Come potrebbe cambiare la situazione ed il nostro comportamento in relazione ad essa?
Ti invito a seguire questo semplice schema, composto da 3 semplici passi, la prossima volta che ti troverai inevitabilmente di fronte ad un “problema”:
1. cambia il tuo dialogo interiore e consideralo una opportunità,
2. cerca soluzioni, anche ponendoti domande del tipo
“Cosa posso fare io per …?
“Come posso sbrigare questa faccenda?
“A chi posso rivolgermi per chiedere suggerimenti (cerca mentori che già hanno risolto situazioni analoghe, inutile perdere tempo!)?
3. ringrazia (ormai lo sai che sono stata definita la “Signora grazie-grazie-grazie”).
Ti assicuro che questi tre passi rappresenteranno un significativo allenamento che puoi accelerare, aumentandone l’efficacia, svolgendolo per iscritto.
Ti sentirai più forte, determinato/a e responsabile della tua vita.
Se proprio non trovi una soluzione al problema, diventa tu la soluzione
e se il problema è troppo grande, diventa tu più grande del problema.
Se ti è piaciuto l’articolo ti invito a condividerlo con i tuoi amici e se desideri conoscere il metodo 3T che mi ha portata a costruire la mia felicità coltivando la gratitudine, corri a prendere il mio libro “Dillo con un GRAZIE e sii felice”.
Grazie, grazie, grazie
Anna Katia Di Sessa
la tua coach della gratitudine