Lo ammetto il titolo è curioso e può suscitare un sorrisino, ma l’argomento è serio e racconta di un’esperienza molto originale che ho vissuto in prima persona, ovvero: boscaiolo per un giorno per affinare le tecniche aziendali di organizzazione e gestione dei flussi.
Ma cosa c’entra tagliare alberi e piante con un’azienda? Tantissimo.
Andiamo con ordine.
Periodicamente curo la mia formazione personale e professionale tramite corsi, aggiornamenti, libri, audio libri e quant’altro. Questa volta ho voluto farmi un regalo un po’ speciale, ovvero un “autocorso di sviluppo delle tecniche di organizzazione e gestione dei flussi aziendali” imparando dalla natura e da un mestiere poco conosciuto ma tanto interessante.
In cosa consisteva la formazione e l’attività prevista?
La formazione consisteva nel vivere una giornata (in realtà una mattinata e parte del pomeriggio) a potare alberi, piante e sistemare una parte di un giardino.
Un esperto mi ha dato indicazioni sul cosa andava fatto (potare un albero, creare le fascine, potare una siepe, pulire la base delle piante e riempire i sacchi con foglie e rami) ma non come farlo (in modo che io potessi sperimentare i disagi nel non organizzare il lavoro a priori). Mi ha anche illustrato l’uso di alcuni attrezzi (ascia, pala, forbici da potatura, guanti speciali, macete ed una sega) e di semplici accortezze per la mia sicurezza.
Perchè fare una cosa del genere?
Le risposte e gli insegnamenti che ho avuto sono stati sorprendenti. Vediamole insieme.
Per prima cosa, decidere di fare un’esperienza del genere ha le seguenti motivazioni e benefici:
- è già una grossa fonte di insegnamento, in quanto si abitua la mente ad uscire dai soliti classici schemi di formazione e di apprendimento (lo stesso principio del brainstorming);
- si hanno nuove opportunità di riflessione, perchè vivendo in un ambiente diverso da un ufficio o da una sala conferenze le associazioni celebrali variano e se ne creano di nuove;
- rilassa il corpo e la mente in quanto stando a contatto della natura si regolarizzano le frequenze naturali del corpo, portando la percezione ad uno stato migliore;
- svolgere e coordinare i movimenti fisici aiuta a mantenere più libera la mente;
- aiuta ad uscire dalla propria zona di comfort;
Come si può formare la cultura aziendale stando in mezzo a piante e terra?
La cultura aziendale è una grandissima risorsa da creare, mantenere e gestire. Chi fa azienda sa bene quanto è difficile organizzare una struttura, gestire le risorse, lavorare in team, gestire i tempi, ecc ecc.
Se non è chiara una strategia ed un modo di operare ben preciso, si va alla deriva.
Immaginate un gruppo di soldati che deve andare in guerra senza un metodo ben preciso e condiviso da tutti e senza essere coordinati da un comandante organizzato e che conosca esattamente cosa fare, quando farlo e come farlo…
Cosa ho potuto imparare?
- ho sperimentato praticamente cosa avviene nel non organizzare precisamente un lavoro composto da singole attività che si completano tra loro. Mi sono ritrovato a non aver più spazio per la seconda potatura in quanto non avendo organizzato bene la prima, avevo occupato tutto lo spazio. Ho dovuto prima pulire tutto e spostare molti rami per poi “risporcare” nuovamente l’area di lavoro (doppio lavoro).
- pulizia ed ordine sono importanti, in quanto non c’è spreco di tempo ed energie. Studiando l’area di lavoro ed i miei obiettivi, ho trovato il giusto modo per tagliare in un certo modo e ritrovarmi i rami già pronti per l’accumolo, lasciando anche la mia area di lavoro sempre pulita.
- i flussi lavorativi devono tener conto dei flussi di altre attività al fine di non creare tempi morti o blocchi del processo. Organizzando meglio le priorità nell’uso di utensili avremmo lavorato tutti sempre e senza interruzioni o attese.
- la pratica e l’esperienza aiuta molto. A fine giornata riuscivo a tagliare con più disinvoltura, a colpire con l’ascia nello stesso punto più volte ed ad inquadrare meglio i passaggi corretti da seguire.
La cosa forse più importante che ho potuto sperimentare è quella che uscire dagli schemi aiuta molto il cervello a trovare nuove idee e visioni più complete.
Ci sono altri fattori davvero arricchenti da questa nuova opportunità di apprendere, ma non voglio far elenco troppo lungo.
Alla prossima nuova ed originale esperienza formativa!